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CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALI 2015/2016 GIRONE D
FORLI’ - VIRTUS VECOMP 0- 2
Forlì: Bartolini, Andreoli, Dongellini, Verlicchi, Gentili, Cristofani (46° Taroni), Zeqiri, Lumci (77° Cortesi), Sbaragli , Tura; Barbosa (56° Acquarelli).
A disposizione: Palermo, Shotwell, Morandi, Michelacci, Quercia, Kovacs.
All. Lobello Stefano.
Virtus Vecomp: Bongiovanni, Collu, Zanoni (75° Vinco), Sterza, Frizziero, Gueye (62° Acri), Damian, Demian, Milella, Leoni, Butucaru (84° Pellegrini).
A disposizione: Guagnetti, Fedrigo, Fochesato, Marani, Rosada, Pesenato.
All. D’Antonio.
Marcatori: 8° Milella, 17° Sterza.
Arbitro: Galipò di Firenze.
E’ PIU’ ROSSA CHE BLU.
Questo lo storico coro che sostiene i nostri colori al Gavagnin e che avremmo voluto sentire anche sugli spalti ma la Tribuna piena fino al limite dell’impianto di Forlì ha visto oggi un rapporto di 50 a 1 a favore dei locali e i 10 genitori a nostro seguito non sono riusciti a sovrastare.
Quello che non stato possibile ai tifosi è invece riuscito alla perfezione in campo dove la Cantera di Gigi Fresco ha letteralmente dominato il primo tempo limitandosi nel secondo a contenere agevolmente il prevedibile ritorno del Forlì. Lo so, mi ripeto, ma confermo l’impressione che ho ricavato già dai precedenti scontri tra le due formazioni; due belle squadre messe bene in campo con alcune ottime individualità = divertimento.
I miei ragazzi scendono in campo caricati a mille e memori della sconfitta invernale di Meldola entrano e giocano ad un ritmo indemoniato che in 17 minuti annichilisce il Forlì. Al 8° palla di Butucaru per Milella in area che si gira lasciando sul posto il difensore e batte Bartolini.
Al 15° doppia occasione in area forlivese con Damian e Milella ma i locali si salvano. Al 17 il capolavoro di sterza che a seguito di un’azione insistita in area avversaria riesce a passare in di forza in mezzo a tre e battere Bartolini di sinistro (che ricordiamo essere il piede che Pietro utilizza di solito solo sulla frizione dell’auto). 20 minuti terribili per Forlì che al 22° trova un lampo quando la punta calcia in diagonale e colpisce il palo interno. La Virtus riprende a macinare gioco e al 28° mette Damian in condizione di controllare e calciare al volo dai 25 metri ma Bartolini para. Ultimi 5 minuti prima dell’intervallo e due azioni in fotocopia delle due compagini; al 40° mischia in area del Forlì con tiri e ribattute continue ma senza che la palla riesca a passare la linea di porta; al 46° stessa azione nell’area opposta ma con lo stesso risultato.
La ripresa vede gli uomini di Mister Lobello scendere in campo con maggior determinazione a riprendere in mano il match ma a mio avviso anche con la “paura” di non riuscire nell’impresa. La Virtus abbassa il baricentro della squadra e per una ventina di minuti si limita a controllare, peraltro benissimo, le sfuriate forlivesi che alla fine fruttano, però, solo un gran tiro dai 30m di Lumci con Bongiovanni che toglie la palla da sotto la traversa concedendo solo un angolo. Zeqiri (credo sia provvisto di un motorino nelle gambe) a sinistra e poi a destra e Andreoli a destra fanno sfoggio di ottima tecnica ma soprattutto di una rapidità che crea grossi problemi ai nostri terzini ma la compattezza della Virtus di oggi è notevole e con l’apporto di Sterza e soprattutto di Frizziero in ultima battuta, il tutto si risolve con una serie di angoli infruttuosi.
In questi secondi 45 minuti i ragazzi omaggiano la mia fede interista e sembrano l’Inter del grande Herrera; attenzione massima, tutti gli spazi chiusi, e ripartenze fulminanti con Damian Butucaru e Milella. Sui piedi di quest’ultimo capita la palla gol migliore della ripresa quando sull’ennesima ripartenza veloce entra in area con possibilità di calciare a rete ma Alfredo, da esteta qual è, rientra 2 / 3 volte come se fosse un Tanguero argentino e finisce per farsi rimpallare dal difensore. Al 39° una girata in area di Sbaragli esce di poco sul paolo opposto. La partita è finita e consegna ai ragazzi il meritato accesso alle fasi finali.
La squadra mi ha chiesto di “dare risalto” a quanto hanno fatto ieri e quindi….. (con l’avvertenza che tutto è strettamente personale).
Bongio: ragazzo splendido e molto corteggiato …..dalle ragazze e da chi capisce di calcio
Capitan Collu: di poche parole e molti fatti; svaria dal centro della difesa a centrocampo fermandosi spesso sulla fascia
Zano: ci dicono sia un ottimo ballerino. Zeqiri e Andreoli lo hanno messo alla prova ma hanno perso
Piet Sterza: un finale di stagione fenomenale coronato dal primo gol. Fondamentale
Friz: Il mio Alter Ego in campo e il Filosofo della squadra: come il sorriso della Gioconda….impenetrabile
Babacar: lui sa cosa non ho fatto per riuscire a tesserarlo. Visto quello che ha fatto oggi colpa mia che non sono stato capace di farlo giocare prima. Mandingo.
Dani: E’ il bello del gruppo? Lui lo crede, gli altri meno. E’ arrivato a gennaio e la fascia destra è diventata “sua”. E’ innamorato pazzo …. del pallone e non riesce a separarsene quasi mai.
Dumi: fa parte della “Banda Bassotti” della squadra cioè dei ragazzi del ’99 e dopo pochi mesi in rossoblù rappresenta la Virtus nella selezione regionale allievi. “piccolo” ma già grande
Mile: “ragazzino” Terribile. E’ il più piccolo ed è entrato in punta di piedi nella juniores Virtus prendendosi tante pacche ma diventando presto insostituibile capocannoniere della squadra. Vardy del Leicester pare che si ispiri proprio a lui.
Lyon: motorino del centrocampo scelto da Zuppini per la serie D ha dispensato le sue perle anche ai compagni della juniores a quali si è affezionato come un fratello maggiore.
Denis: “inguardabile”. Seguire Butucaru in campo è come essere seduto sulla Tribuna del Rolland Garros e girare continuamente la testa a destra e a sinistra a destra e sinistra ecc. Sulla fascia è dappertutto. Se non c’è Matteo segna, altrimenti dispensa assist.
Vinco: entra alla fine e ingaggia con Zeqiri un “duello di motori” come quello tra Valentino e Lorenzo per vedere chi è più veloce. Vince lui.
Acri: prima dell’infortunio di gennaio formava con Friz una splendida “coppia” di centrali difensivi ed era recordman di presenze. Si è riposato due mesi per tornare ancora più forte. A chi scrive ricorda molto la classe di Gaetano Scirea.
Pelle: E’ come un quadro prezioso di Castelvecchio: ci è stato portato via (nel suo caso da una serie d’infortuni) ma finalmente lo abbiamo ritrovato. Una carta “preziosa” in più da giocarsi nel momento più importante della stagione.
Scolaro/Taylor: assenti per motivi diversi hanno sofferto in tribuna più dei compagni in campo.
Checco: Scola che di mestiere fa il metronomo del centrocampo ha lasciato un piede a Rovigo e scalpita per riprendersi la numero 4.
George: meno male che il ruolo di terzino mancino gli calza a pennello perché quello del DJ non mi sembra proprio il suo mestiere: scambia per musica il semplice Rumore.
Pippo: il doppio sombrero di 15 giorni fa mi ricorda la genialità del messicano Hugo Sanchez: funambolo con l’Havana in bocca.
Yuri: ha la ragazza più carina del gruppo e lo fa pesare alla squadra. Quando c’è lei in tribuna Yuri si esalta correndo in campo non una ma due maratone. Gli giovano sicuramente gli allenamenti personalizzati in montagna con papà Giancarlo.
Mara: E’ invidiato da tutti per il “bolide” con in quale si presenta agli allenamenti. Quando è stato utilizzato ha offerto quasi sempre prestazioni di buona qualità sia da esterno basso che alto. E’ il preferito del mister che per questo lo vuole spesso vicino a lui in panchina. Sarà scaramanzia?
Rosi: per la mia generazione c’era il Gigante buono degli spot di Carosello. Noi adesso abbiamo Rosi che è un concentrato di gentilezza e cortesia al limite dell’incredibile. Ha lo scomodissimo compito di sostituire come punta centrale l’amico Milella che “fatica” sempre molto ad uscire dal campo ma lui vive la situazione serenamente dando il MASSIMO quando viene buttato nella mischia con risultati sempre ottimi.
Ruben: L’unico portiere asiatico che io conosca che sappia giocare bene in porta. Ha avuto poche occasioni quest’anno chiuso dai portieri della D Bruning e Bongiovanni ma quando richiesto ha fornito due ottime prestazioni culminate con un rigore parato al debutto. Portiere di grande CARATTERE e non dico altro.
Dero (ssi) da centrale difensivo degli allievi a terzino della juniores nazionale; il salto per Teo è stato breve. La fascia destra quest’anno era INGOMBRA di giocatori tutti di ottimo livello ma Dero, pur da ultimo arrivato e più giovane, è riuscito a ritagliarsi uno spazio convincendo allenatori e compagni. Difensore di grande CARATTERE e non dico altro.
Ricky: Pado, assente oggi per scelta societaria, è l’anima del centrocampo per qualità e carattere. Sente SUA la juniores e si vede.
Aga, Zampo, Joke: pur senza continuità hanno dato il loro apporto alla Juniores Credendoci veramente e dando sempre il massimo come chi ha a cuore le sorti della squadra: con noi non erano mai ragazzi di Gigi ma sempre e solo Giocatori della Juniores.
Marco Bragantini
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